Al Museo del Territorio di Biella andrà in scena “Ma che storia d’Egitto”, un intrattenimento collegato alla mostra “Neb ankh: l’Egitto funerario di Ernesto Schiaparelli”. MA CHE STORIA D'EGITTO Le scene dello spettacolo si svolgeranno lungo il percorso espositivo, che si dipana nelle sale al pianterreno per poi culminare con la visita alla mummia, un reperto che, pur essendo di proprietà del Museo Egizio di Torino, si trova in deposito a Biella dal 1951, proprio per onorare la memoria del grande egittologo occhieppese. Utilizzando, come consuetudine, il gioco e l’ironia, la compagnia diretta da Paolo Zanone presenterà tre scene che rimandano al tema: nella sala che presenta le fotografie realizzate durante la campagna di scavi condotta da Schiaparelli all’inizio del Novecento si potrà ascoltare il dialogo tra due operai intenti a costruire la grande piramide di Cheope; accanto alla riproduzione in scala reale di una tomba dalla necropoli di Deir El-Medina si assisterà poi a un curioso confronto fra tre divinità degli Inferi legate ad altrettante culture antiche (quella greca, quella egizia e quella norrena); al piano superiore, infine, ci si ritroverà faccia a faccia con Ernesto Schiaparelli che, intento a scrivere le sue memorie, viene interrotto da un personaggio misterioso. Nel percorso tra le sale e di scena in scena, il pubblico, suddiviso in gruppi, sarà accompagnato da altri attori che, sempre tra il serio e il faceto, vestiranno i panni di esperti di cultura e tradizione egizia. Non mancherà, ovviamente, un accenno alla notizia di questi giorni: l’identificazione dei resti della mummia della regina Nefertari, la cui tomba fu scoperta proprio da Schiaparelli durante la spedizione italiana del 1904 nella Valle delle Regine. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con il museo e i curatori della mostra. L’ingresso del pubblico avverrà a gruppi da un massimo di 25 persone dalle 15.30 alle 17.30 ogni 20 minuti. Biglietto: 5 euro. Prenotazione obbligatoria: 015.2529345 oppure 329.9029036.