Per contenere la diffusione del Covid-19, il Governo, con un decreto legge, ha prorogato al 30 aprile lo stato di emergenza e ha ridisegnato i confini cromatici del Paese assegnando alle Regioni diversi colori – giallo, arancione, rosso – che, dal 16 gennaio, individuano i livelli di rischio e le conseguenti restrizioni imposte a cittadini e imprenditori con un Dpcm emanato il 14 gennaio.

Lombardia, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano finiscono in zona rossa. Passano in area arancione le regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. La Campania insieme ad altre 5 regioni confermate in fascia gialla: sono Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Molise.

Il decreto legge mantiene fino al 15 febbraio il divieto di spostamento tra regioni o province autonome, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Rimane permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Inoltre, fino al 5 marzo 2021: – in area gialla è consentito lo spostamento, all’interno della stessa regione, verso una sola abitazione privata una volta al giorno, tra le 5 e le 22, (nei limiti di due persone, oltre ai figli di anni 14 e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi);- nelle regioni arancioni e rosse lo spostamento verso le abitazioni private è consentito solo nell’ambito del Comune. In queste zone sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini. Sono esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Viene anche prevista una nuova zona bianca che scatterà in presenza di scenari con un livello di rischio basso, in base ai parametri previsti dal Comitato Tecnico Scientifico, nella quale cesserà l’applicazione delle misure restrittive, ma dovranno continuare ad essere rispettate le misure anti-contagio e i protocolli per le attività produttive e gli ambienti di lavoro già previsti dal DPCM del 3 dicembre.

Per quanto riguarda le imprese, nelle zone gialle e arancione sono consentite tutte le attività artigiane di produzione e servizi (tra cui: edilizia, trasformazione agroalimentare, impiantistica, meccanica, autoriparazione, cura del verde, estetica, acconciatura, lavanderie, autoscuole, ecc). Nelle zone rosse sono permesse le attività artigiane di produzione e servizi (tra cui: edilizia, trasformazione agroalimentare, impiantistica, meccanica, autoriparazione, cura del verde, ecc.) e, per quanto riguarda i servizi alla persona, sono consentite le attività dei saloni di barbiere e parrucchiere, delle lavanderie industriali, altre lavanderie, tintorie, i servizi di pompe funebri e attività connesse, lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia. Sono sospese le attività di estetica, tatuaggio e piercing e per le autoscuole sono sospese le prove pratiche per il conseguimento delle patenti per auto e auto con rimorchio.

Per quanto riguarda le attività di ristorazione, il Governo ha recepito le sollecitazioni espresse da Confartigianato Alimentazione in una lettera inviata dal Presidente Massimo Rivoltini al Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli consentendo in tutte le regioni la modalità di vendita con asporto per le imprese dell’artigianato alimentare come gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio, rosticcerie, friggitorie, piadinerie. Un risultato positivo, nonostante rimanga forte la preoccupazione di Confartigianato per l’impatto della pandemia che sta mettendo a dura prova la tenuta delle imprese.

Quindi, le attività di ristorazione, comprese gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio, rosticcerie, friggitorie, piadinerie, nelle zone gialle sono consentite a queste condizioni: – apertura al pubblico tra le ore 5 e le ore 18; consumo al tavolo per massimo 4 persone per tavolo (salvo siano tutti conviventi); – dopo le ore 18 divieto di consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Sono consentiti: – la consegna a domicilio senza limiti di orario (nel rispetto delle norme igienico sanitarie) – la ristorazione con asporto fino alle ore 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Nelle zone arancione e rosse a queste attività sono permessi soltanto: la consegna a domicilio senza limiti di orario (nel rispetto delle norme igienico sanitarie); – l’asporto fino alle ore 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

In tutte le zone sono permesse la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai clienti che vi siano alloggiati; le mense e il catering continuativo su base contrattuale; gli esercizi di somministrazione nelle aree di servizio delle autostrade, degli itinerari europei E45 e E55 e negli ospedali, aeroporti, porti e interporti.

FONTE: CONFARTIGIANATO IMPRESE