L'apertura, venerdì 23 novembre, è affidata a The Front Runner di Jason Reitman: film classico e altmaniano, appartenente al filone democratico, che racconta il ritiro dalla corsa elettorale, nel 1988, del senatore americano Gary Hart, interpretato da Hugh Jackman, accusato di avere una relazione extraconiugale con una modella. Il film uscirà in Italia a febbraio 2019, distrubuito da Warner Bros. La chiusura del festival, il primo dicembre, è invece affidata all'ultimo film di Nanni Moretti, il documentario Santiago, Italia, che racconta il ruolo dell'ambasciata italiana a Santiago nei mesi successivi al golpe che destituì Allende: come centinaia di oppositori al nuovo regime chiesero lì rifugio e come i rifugiati raggiunsero poi l'Italia. Il film uscirà nelle sale il 6 dicembre, distribuito da Academy Two.
Quindici sono invece i titoli del concorso, riservato a opere prime, seconde o terze. L'unico italiano è Ride, esordio alla regia dell'attore Valerio Mastandrea, che promette risate e commozione. Il resto del panorama della principale sezione competitiva è eterogeneo, stilisticamente e tematicamente, tra noir, commedie e anche cosiddetti "film da festival", che ormai costituiscono un genere a sé stante. Torna il vincitore del TFF33, Guillaume Senez, con Nos Batailles, con Romain Duris; c'è l'Islanda con Vargur, ruvido e perturbante; le Filippine di Nervous Translation; la dark comedy alla greca di Oiktos, dallo sceneggiatore di Lanthimos; e c'è Wildlife, l'esordio alla regia dell'attore Paul Dano dal romanzo "Incendi" di Richard Fox, con Jake Gyllenhaal e Carey Mulligan.

Per informazioni: http://www.torinofilmfest.org