Un format che può fare da esempio ed essere replicato in altre aree di un territorio che, in ogni suo angolo, sa essere un palcoscenico a cielo aperto».

L’idea è quella di offrire una compilation di generi artistici differenti, un mix tape culturale, fasce di pubblico diverse che si ritrovano insieme a contemplare la complessità del mondo dalla prospettiva di un piccolo paese di collina. «Molti ne rimangono frastornati – proseguono da Collisioni - perché non è un festival letterario, né un festival musicale e nemmeno una fiera enogastronomica. Piuttosto, è un posto in cui ascoltare, sullo stesso palco, un mostro sacro della letteratura mondiale e poi un rapper o un produttore che parla di vino e formaggio, persone che la pensano in modo diverso e che vivono vite diverse. In questo apparente caos, proprio come nelle cassette che ti fabbricavi da ragazzo passando dall'heavy metal, al rap alla musica classica, il senso folle e incoerente del mondo viene restituito dalla compilation, rigorosamente scritta a mano e dedicata a qualcuno».

Per informazioni: http://www.collisioni.it