Fino al 3 maggio 2020 la capitale celebra il mito di uno dei suoi figli più noti in tutto il mondo, uno dei maestri assoluti del cinema italiano, con un’esposizione che nasce grazie alla collaborazione con due istituzioni di altissimo rilievo come la Cinémathèque Française e Cineteca di Bologna. Le varie sale raccontano l’universo sconfinato di Sergio Leone, a partire dalla sua storia familiare: il padre, regista nell’epoca d’oro del muto italiano, sceglierà lo pseudonimo di Roberto Roberti, non volendo causare imbarazzo ai parenti, e a lui Sergio strizzerà l’occhio firmando a sua volta Per un pugno di dollari con lo pseudonimo anglofono di Bob Robertson. Tra filmati, oggetti di scena come le varie mantelle dei suoi pistoleri, poster, testimonianze audio e video, riguardanti anche i film “solo” prodotti da Leone, ci si immerge in un mondo polveroso in cui a prevalere è l’uomo dal grilletto più veloce. 

Per informazioni: http://www.arapacis.it/it/mostra-evento/cera-una-volta-sergio-leone