Il problema di ventilare le coperture in coppi, diventato di attualità per lo sviluppo del recupero e sfruttamento abitativo dei sottotetti, ha comportato ampie bibliografie e specifiche Norme UNI al riguardo, che mettono a punto questi basilari concetti : 1 - la camera di ventilazione, fra manto in coppi e strato coibente, deve essere non inferiore a 550 cmq. per metrolineare di larghezza della falda, perché solo con tale dimensione dell'intercapedine l'aria calda è in grado di attivare i moti convettivi ascensionali; 2 - non sono compatibili listellature o altri impedimenti, attraverso la falda, che intralcino il flusso ascensionale dell'aria riscaldata; 3 - I'aria esterna deve entrare nella camera di ventilazione, a livello di gronda, in modo facile e, soprattutto, deve uscire dal colmo attraverso un elemento di "sfiato", adeguato a garantire il deflusso dell'aria riscaldata in quantità almeno pari a quella di entrata. Se questo elementare schema non viene rispettato NON si può parlare di ventilazione, bensì di microventilazione. La ventilazione dei tetti Lo strato di ventilazione, realizzato secondo le modalità e le dimensioni indicate nelle Norme UNI e da fonti sperimentali, agevola con i moti convettivi la fuoruscita dell'aria riscaldata attraverso la linea di colmo, di adeguata sezione, con una velocità di 0.70 - 0.90 metri al secondo. Naturalmente, in assenza di listellature trasversali o altri impedimenti che intralcino il flusso ascensionale dell'aria riscaldata. Il buon funzionamento di uno strato di ventilazione, che abbia una sezione di centimetriquadrati 600/700 al metrolineare, può portare ad un abbattimento calorico superiore al 40% , oltre a tutti gli altri benefici propri della ventilazione come la maggior durata degli elementi che compongono la copertura per l'assenza di muffe e fenomeni di condensa. N.B.: Particolare attenzione si deve porre sulla dotazione di un efficiente COLMO VENTILANTE, pena la scarsa o nulla efficacia del sistema "tetto ventilato". Norme sulla corretta ventilazione dei tetti I tetti freddi ventilati devono corrispondere a determinate caratteristiche, a seconda delle tipologie di impiego, ed ottemperare alle norme UNI 9460-U32035110: Caso 1) - Doppia listellatura con coppi appesi al listello trasversale: la sezione del flusso di ventilazione dell'intercapedine non deve essere inferiore a cmq./ml. 550 al di sotto della listellatura di supporto dei coppi. Caso 2) - Doppio tavolato sopraelevato con listoni, per l'alloggiamento dei coppi: la sezione di ventilazione non può essere minore di cmq./ml. 550, tenuto conto che il tavolato di supporto dei coppi riduce l'effetto dell'irraggiamento solare, limitando la velocità del flusso di ventilazione. Caso 3) - Intercapedine realizzata direttamente fra i coppi e la struttura portante mediante l'utilizzo di elementi di sopralzo dei coppi, senza listelli o tavolato di supporto: la sezione media di ventilazione deve essere non inferiore a cmq./ml. 550, misurata all'intradosso dei coppi.