in prima battuta al Senato era stata presentata una norma i che per aiutare i cittadini in difficoltà con il pagamento dei debiti con Equitalia, il Senato aveva approvato in sede di discussione della legge di stabilità la cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali. I cittadini interessati ad aderire alla rottamazione avrebbero pagato l’intero importo del debito con Equitalia compresi dazi tributi e sanzioni, ma non gli interessi di mora maturati. La concessionaria di riscossione avrebbe avvertito il contribuente che per aderire alla rottamazione della propria cartella esattoriale, avrebbe dovuto pagare entro il 30 maggio 2014 il 50% dell’intera somma. Per il saldo completo avrebbe avuto tempo fino a settembre. La norma era stata accolta positivamente dai cittadini, anche se non sono mancate le polemiche per il fatto che la norma prenda in considerazione soltanto gli interessi sulle cartelle esattoriale emesse dopo il 31 ottobre 2013. La Camera alla sopradescritta norma ha apportato delle modifiche sui termini pagamento del debito con Equitalia infatti dovrà essere pagato dal contribuente entro il 28 febbraio e non più il 30 maggio. Ma non solo. La modifica prevede che entro febbraio il cittadino paghi l’intero debito contratto con Equitalia. In sostanza quindi, il contribuente interessato ad azzerare gli interessi sulla propria cartella esattoriale, dovrà pagare entro febbraio e in un’unica soluzione il suo debito con Equitalia. Infine si segnala che la rottamazione delle cartelle esattoriali non si applica ai debiti con la Corte dei conti. L’emendamento prevede espressamente che siano dovute per intero i debiti da riscuotere per effetto di sentenze di condanna espresse dai giudici contabili.